Sig. Ugo Di Martino
Grande Ufficiale Della Repubblica Italiana
Alla C.A.:
– Consolato Generale D’Italia a Caracas
– Ambasciata d’Italia a Caracas
– Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Segreteria particolare del Ministro per le vie burocratiche.
Oggetto: lettera aperta del sig. Ugo DI MARTINO relativa al contenzioso tra il Consolato e la Fondazione venezuelana denominata “Ospedale Italiano del Venezuela” fondata in Caracas (Venezuela) nell’anno 2020.
Il sottoscritto è una persona incensurata che ha rivestito, per tanti anni, incarichi pubblici di massimo prestigio.
Il sottoscritto non ha mai avuto rapporti con persona appartenenti ad organizzazione mafiose, e non è mai stato convocato da nessun Autorità Giudiziaria né ha mai ricevuto un avviso di garanzia.
Sin dall’arrivo in Venezuela, il sottoscritto ha svolto il proprio lavoro con diligenza ed onestà, ricevendo attestati ed onorificenze per il buon servizio prestato.
Da libero cittadino ed imprenditore, le attività del sottoscritto sono a conoscenza di tutti, pubbliche, tutte regolarmente registrate presso le Autorità competenti.
Il Miccichè Aldo era un cittadino Italo – Venezuelano, naturalizzato, da oltre 20 anni residente in Venezuela, rappresentante del Partito il Popolo della Libertà e, a suo dire, ex politico della prima Repubblica, di professione medico.
Il sottoscritto lo ha conosciuto assieme agli altri componenti del Partito, in una riunione promossa dal candidato alla Camera, Nello Collevecchio, in cui erano presenti tante altre persone; lo stesso è, poi, risultato un millantatore, un truffatore, un imbroglione, con pendenze giudiziarie in Italia.
Quanto scritto da Francesco Forgione, nei riguardi del sottoscritto, è totalmente falso ed infondato, ed è stato oggetto di denuncia all’Autorità Giudiziaria.
Quanto scritto dal giornale Il Fatto Quotidiano è falso, ed è stato oggetto di denuncia all’Autorità Giudiziaria.
Il contenuto dell’articolo è totalmente errato: alla presentazione della Fondazione, avvenuta al Centro Italo – Venezuelano, ha assistito un massimo di cinquecento persone; dopo l’evento, hanno aderito all’iniziativa solo 300 – 350 persone, come risulta dai formulari di adesione in possesso della Camera di Commercio Italo Venezuelana di Caracas (e come noto alle Autorità presenti all’evento).
La Camera di Commercio Italo Venezuela di Caracas è l’Istituzione che ha organizzato l’evento per la raccolta delle adesione dei cittadini italiani presenti al Centro Italiano – Venezuelano di Caracas.
Nessun pagamento è stato effettuato dal momento dell’inaugurazione della Fondazione sino all’ottobre 2021, data delle dimissione della giunta direttiva presieduta dal Collevecchio; giunta eletta nell’anno 2020, responsabile delle adesione e degli eventuali incassi.
La sera dell’inaugurazione sono stati donati $ 80.000,00 dal gruppo “Banca Amica” e della impresa di costruzione “YAMARA”; donazione effettuata dal signor Antonio Iachini, azionista della stesse banca e socio del gruppo “YAMARA” nonché tesoriere della fondazione inaugurata nell’anno 2020.
La somma di $ 80.000,00 donata dal signor Antonio Iachini, è stata dallo stesso depositata presso la “Banca Amica”, quale tesoriere della fondazione.
Gli 80.000,00 mila $ Usa sono, ancora oggi, depositati su un conto corrente della Fondazione, acceso dal Consiglio di Amministrazione presieduto dal Collevecchio; tali somme non sono mai state utilizzate né vi sono stati prelevamenti, sia da parte del primo Consiglio di Amministrazione che dal secondo, stante la mancata dichiarazione di provenienza di detta somma (in ossequio a quanto previsto dagli statuti della Fondazione).
Il signor Cattabriga è l’unico soggetto che ha effettuato una donazione di $ 500,00 (cinquecento), mentre nessuna donazione è stata fatta dai componenti del Consiglio di amministrazione presieduta dal Collevecchio.
Con specifico riferimento alle vicende della “Fondazione Ospedale Italiano” il cui nome e stato voluto dall’Ambasciatore Vigo, lo stesso non ha mai ricevuto soldi o contributi dallo Stato Italiano; il Consiglio di Amministrazione eletto nel 2021, ha fornito servizi secondo contratto e mandato del Console Generale Occhipinti; prestazioni, ad oggi, non interamente corrisposte.
Nessuna somma della Fondazione è stata spesa, a Maracaibo, in cene, come dichiarato della Casa d’Italia di Maracaibo, e come risulta dai bilanci della fondazione.
Per quel che concerne la modifica degli articoli dello statuto, il governo Venezuelano ha regolarmente registrato i due articoli – uno relativo alla somma di dollari 3.000,00 per l’iscrizione in qualità di socio, l’altro relativo all’aumento della durata in carica del consiglio di amministrazione, da 2 a 5 anni – ciò che dimostra come nessuna delle due modifiche sia stata irregolare.
Non risponde al vero quanto dichiarato nell’articolo di stampa “L’Ospedale fantasma di Caracas”, in cui è scritto “Gestito da un gruppo di persone col nome d’Italia ma di italiano non ha proprio nulla”; l’ “anonimo” medico intervistato, che non si è laureato né specializzato in Italia, fa solo illazioni prive di fondamento e non menziona il palese conflitto di interessi nelle sue attività con il Consolato.
La Fondazione, con un comitato promotore e un ruolo principale svolto dall’Ambasciatore Placido Vigo, nasce nel 2019 e forniva servizi tramite il gruppo Soteldo;
Il medico di fiducia del Consolato era Javier Soteldo – direttore sanitario del Consolato – che, oltre a prestare servizio come gruppo Soteldo al Consolato, garantiva l’assistenza ai cittadini italiani, indigenti e non, segnalati dal Console Generale Occhipinti.
Nell’anno 2019 il Consolato, al fine di garantire assistenza sanitaria ai connazionali indigenti e non, ha provato a fare un accordo con l’Ospedale San Juan de Dios di Caracas, di proprietà di un organizzazione religiosa, che però non è andato a buon fine.
Non si conoscono i motivi del mancato accordo e quali somme siano state date a detta istituzione religiosa nell’anno 2019, così come gli accordi stretti tra il Console e l’Ospedale “San Juan de DIOS”; tutte informazioni che il sottoscritto chiede che vengano rese pubbliche.
Il primo febbraio 2020 si completa lo statuto della Fondazione e viene coinvolto, nell’iniziativa, il Senatore Riccardo Merlo, allora sottosegretario, di nazionalità italo – argentina, fondatore del Partito Movimento Associativo Italiani all’Estero “MAIE”.
La Fondazione Ospedale Italiano, come riferito dal Senatore Riccardo Merlo, e confermato dai presenti, avrebbe dovuto essere una fondazione, come l’Ospedale Italiano a Buenos Aires nato grazie al contributo in denaro fornito dalla comunità italiana residente;
Il discorso fatto dal sottoscritto, in qualità di Presidente del COMITES, depositato agli atti è chiaro e preciso e fa presente alla comunità che la Fondazione può nascere solo se la comunità italiana ne e partecipe, come e stato fatto per il centro sociale Italo Venezuelani, le Case d’Italia ecc.
Si svolge una cerimonia al Centro Italiano Venezuelano in cui si parla di un Ospedale Italiano – come voluto dall’Ambasciatore Placido Vigo; nascono, quindi, numerose aspettative nella nostra comunità.
Dopo la cerimonia viene nominato il primo consiglio di amministrazione e vengono eletti: Presidente, il sig. Nello Collevecchio; segretario il sig. Carlo Villino; Presidente Onorario, il Console Enrico Mora e, successivamente, il Console Nicola Occhipinti; Primo vice Presidente, il sig. Elio Marcacci Bagagli; secondo vice presidente, il sig. Cono Gumina; tesoriere principale, il sig. Antonio Iachini; Tesoriere supplente, il sig. Jean Pietro Cattabriga; Segretario principale, il sig. Carlo Villino; segretario supplente, il Daniel Jose De Grazia Suarez; primo direttore, Javier Soltedo, secondo direttore, il sig. Pasqualino Vigliotti Nuzzo.
La Fondazione, Venezuelana, viene registrata con il nome di Ospedale Italiano, come voluto dall’Ambasciatore Placido Vigo.
Il Consiglio presieduto da Collevecchio, a distanza di alcuni mesi, per varie ragioni e gravi motivi, entra in crisi ed in conflitto con l’Ambasciatore Placido Vigo, con il Console Generale Occhipinti e con il medico di fiducia del Consolato, dottor Javier Sottendo che rassegnano le dimissione, assieme a tutti gli esponenti facenti parte del consiglio di amministrazione, compreso il Senatore Merlo, la Croce Rossa, il console Onorario Nicola Occhipinti.
Il Consiglio di amministrazione viene invitato a dimettersi, cosa che avviene ad ottobre 2021: ne è a conoscenza anche la Direzione Generale dell’Emigrazione del Ministero degli Esteri, ed i documenti sono depositati presso l’Ambasciata Italiana di Caracas.
Conseguentemente, su invito dell’Ambasciatore Placido Vigo e del Console Generale Occhipinti, viene chiesto nell’ottobre 2021, all’Avv. Vincenzo Di Martino, di formare un secondo consiglio di amministrazione, composto da persone al di sopra di ogni interesse e conosciute nella comunità.
Il nuovo consiglio di amministrazione si organizza per dare lustro alla Fondazione, il tutto avviene in perfetta armonia con le Autorità diplomatiche e Consolari; al presidente, Vincenzo Di Martino, viene concessa l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana.
L’Ambasciatore inaugura, per la seconda volta, la Fondazione, questa volta in forma riservata, presso la “Clinica Santa Paola”, alla presenza del Console Generale Occhipinti, del Presidente Vincenzo Di Martino, del medico Javier Soteldo che ne è, sempre, il responsabile medico sanitario.
Si riaprono cinque ambulatori ed il Console Generale si occupa di fornire assistenza e pagare le prestazione alla comunità italiana, indigente e non, dallo stesso segnalata.
L’ostruzionismo fatto all’avv. Vincenzo Di Martino, nasce nel momento in cui il consiglio di amministrazione chiede al medico sanitario, Javier Soteldo, che aveva rapporti diretti con il Console Generale Occhipinti, di rispettare il contratto del Consolato con la Fondazione e di fornire le informazioni riguardanti gli assisti. Richieste mai ottemperate dal dottor Soteldo, che ha, invece, rassegnato le proprie dimissioni.
Da tale momento nascono le ritorsioni, usando come pretesto il fatto che la Fondazione aveva modificato gli statuti – modifica regolarmente registrata dalle Autorità Venezuelane, competenti a valutarne la legittimità – cercando così di danneggiare l’immagine di un famiglia onesta e dignitosa.
Il Consiglio di amministrazione presieduto dal sottoscritto, eletto dai soci fondatori (33, tutti paganti), purtroppo non è mai entrato in funzione, perché ostacolato da un inesistente “Comitato Promotore”, dal Console Generale Nicola Occhipinti, dall’incaricato d’affari Placido Vigo, e, per ultimo, dall’articolo scritto dal giornalista del Fatto Quotidiano, riportate notizie destituite di fondamento.
Il sottoscritto si è dimesso per poter denunziare il giornalista ed il giornale, per aver diffamato persone incensurate ed innocenti.
Dove sono stati i veri interessi? Perché si voleva comprare un ospedale abbandonato, del valore di $1.500:000, come valutato da esperti in materia, per 4.000.000,00 di Dollari Usa?
Il resto e a conoscenza della comunità italiana, non capisco il perché non si ha il coraggio di dire la verità e tutto diventa farraginoso.
Caracas, 08.11.2024
In attesa di una Vostra gentile risposta
Distinti Saluti
Sig. Ugo DI MARTINO
Grande Ufficiale Della Repubblica Italiana